SAPEVATE CHE IL SAPONE SOLIDO SAREBBE STATO INVENTATO A SAVONA?
Sì perchè secondo la tradizione ligure, confermata anche da testi francesi, una donna, moglie di un pescatore, scoprì per caso la ricetta del sapone, facendo bollire la lisciva di soda (una cenere) in una pentola contenente olio di oliva e ottenendone un sale: il sapone è appunto un sale che si ottiene dalla reazione chimica tra un grasso vegetale (olio vegetale, minerale o animale) e un alcale o ossido di metallo (soda, potassa o calce).
Le prime manifatture di sapone con soda naturale sorsero in Liguria e precisamente a Savona, dove nel XV secolo si sviluppò una fiorente attività di saponificazione. Anche a Genova vi era un’importante industria saponiera in quel secolo.
Il sapone, le cui più lontane origini risalirebbero al 2800 a. C., ai tempi dell’antica Babilonia, fu importato con le crociate prima in Spagna e Sicilia e poi a Venezia e in Liguria.
La tecnica della lavorazione del sapone si diffuse nelle zone costiere (Savona, Genova, Venezia e Marsiglia) grazie alla presenza degli ulivi e alla possibilità di ricavare ceneri dalle piante. Dal 1792 la soda naturale fu sostituita da quella artificiale grazie al processo scoperto da Leblanc.
Nel XVII secolo la produzione italiana di sapone subì un periodo di crisi e il primato passò alla Francia. Il primo ministro del Re Sole, Colbert chiamò gli esperti saponieri di Savona a Marsiglia e a Tolosa. Le esperienze produttive dei savonesi contribuirono anche alla fama del noto Sapone di Marsiglia.
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