Sapevate che la Liguria ha giacimenti di ardesia più grandi d’Italia ed essa è unica per la sua laminabilità?E sapevate che il nome Tigullio deriva dal latino “tegula”, l’elemento della copertura?
In Liguria vediamo l’ardesia dovunque: sui tetti, sui terrazzini, sui gradini delle scale esterne, i parapetti, gli stipiti dei portali, i sedili addossati ai muri degli edifici, in città e nelle campagne e questo perchè essa è una roccia tenera, che è facilmente lavorabile.
L’ardesia è limo, ossia terriccio finissimo, che deriva dal disfacimento dei rilievi (colline e montagne), che viene trasportato dall’acqua, si deposita in grandi quantità e si solidifica durante i millenni e ha una struttura laminare. Questa roccia è impermeabile, resiste al freddo e ai grossi carichi e si può ridurre anche a lastre sottili. Non si trova in superficie, coperta da strati di rocce.
In Italia i maggiori giacimenti di ardesia si trovano in Liguria. Altri più esigui sono in Val Brembana e in Garfagnana.
Nella nostra regione vi è abbondanza di questa roccia nella val Fontanabuona. Nel ponente si trova nella valle Argentina, a Molini di Triora, a Realdo e Verdeggia.
L’utilizzo dell’ardesia risale a tempi molto antichi, preromani: a Chiavari sono state trovate urne cinerarie fatte con questo materiale risalenti al VIII secolo a.C.
A Lavagna vi è un grande quantitativo di ardesia e la città si chiama così dall’antico nome della pietra. Tigullio dal latino “tigula” è la tegola, fatta di ardesia.
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