SAPEVATE CHE IL CORPO DI GIUSEPPE MAZZINI E’ STATO PIETRIFICATO? TECNICA DELLA PIETRIFICAZIONE DEI CADAVERI.
Giuseppe Mazzini lavorò tutta la vita per diffondere le idee repubblicane in Italia e per questo fu osteggiato dalla monarchia sabauda.
I suoi amici e i suoi sostenitori, quando lui morì nel 1872, vollero eternare nella memoria della gente e nelle generazioni future le sue idee, come modello incancellabile. Così decisero anche di imbalsamare il suo corpo. Il suo cadavere riposa in un mausoleo del Cimitero di Staglieno di Genova.
Nel 1946, dopo che il referendum abrogò la monarchia e nacque così la repubblica, il corpo di Mazzini venne esposto e mostrato ai genovesi e agli italiani ed apparve perfetto e integro nella sua cruda realtà.
L’opera di mummificazione del cadavere era stata affidata a Paolo Gorini, un matematico e ricercatore lombardo, noto per i suoi studi di vulcanologia, geologia e sulla mummificazione dei corpi. In realtà lui non si occupò propriamente dell’imbalsamazione, che tramite processi chimici, fisici e biologici sottrae grandi quantitativi di liquidi dal cadavere per evitare la decomposizione, mantenendo intatta la fisionomia. Egli era più interessato al procedimento di pietrificazione, che sostituisce i liquidi del corpo con sali, che nel tempo si solidificano.
Elemento fondamentale nelle sue alchimie era lo zolfo, a cui si aggiungevano tabacco, canfora, olii vari e altro. Gorini teneva segrete le formule per operare sulle salme.
La pietrificazione dei cadaveri assicurava l’integrità dei corpi e dipendeva dalla capacità delle sostanze di interagire sui liquidi organici, trasformandoli chimicamente.
Durante il processo di pietrificazione, Gorini analizzava prima il cadavere da pietrificare e sceglieva poi le sostanze più idonee e il dosaggio. In seguito sperimentava su una parte del corpo il fluido. Dopo immergeva l’intera salma nel liquido con i sali per la pietrificazione e la lasciava nella sostanza per un periodo variabile, così che i tessuti del cadavere potessero assorbire il composto chimico, che si sostituiva lentamente ai fluidi organici. Successivamente osservava per alcuni mesi i corpi trattati, in modo da essere sicuro che non fossero più presenti i sintomi del rigor mortis. Dopo aver raggiunto una notevole riduzione del volume corporeo, tramite i procedimenti chimici, lo scienziato lasciava essiccare la salma.
Gorini, che mummificò le spoglie di vari personaggi famosi, tra cui Giuseppe Mazzini, seguiva le teorie repubblicane del celebre sostenitore dell’istituzione repubblicana.
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